
Ora che sogni e memorie
sono appese allo stesso,
sottilissimo filo;
ora che alba e crepuscolo
si alternano, indefiniti,
con lo stesso chiarore;
ora che gioia e dolore
danzano, avvinti, in
un’unica anima tollerante;
ora che passione e accidia
giacciono, gemelle, nella
stessa, gelida tomba,
ORA, VI PREGO,
lasciatemi a questa lenta eutanasia,
inebriata da note jazz,
addolcita da dotta letteratura,
confusa tra fugaci baldacchini.
Vi lascio IL NULLA che
già tutti possedete.

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